Terzo appuntamento per il secondo anno di proiezione dei cortometraggi al Lian Corto Festival di Roma. La rassegna promossa dall'attore e regista Pietro De Silva, è un punto di riferimento per chi vuole fare cinema. Pietro De Silva sta dimostrando, attraverso questa selezione che abbiamo un grande patrimonio creativo a disposizione nel nostro paese, e che se anche qualcosa si può perdere nel percorso, fortunatamente qualcosa emerge e viene riconosciuta (ad esempio Matteo Rovere proiettò un cortometraggio lo scorso anno e nel corrente abbiamo trovato il suo primo lungometraggio in concorso alla Festa del Cinema di Roma).
La proiezione è iniziata con il corto CRONACA DI UN RAPIMENTO, dalla regia di Guido Tortorella e con Pietro De Silva, Patrizia Loreti, Beniamino Marcone e Astrid Meloni.
Divertentissima interpretazione dei personaggi De Silva-Loreti, questa è la storia di Graziana Massimucci (Patrizia Loreti) che pretende una vita migliore ed è disposta a fare qualunque cosa per ottenerla. Anche se si tratta di rapire Valentina Ragab, la figlia del suo datore di lavoro egiziano. Il figlio Michele decide di realizzare un video per la richiesta di riscatto..
IL RITORNO di Giorgio Serafini Prosperi proietta invece in una dimensione più emotiva.
Ispirato agli scritti di Vincenzo Consolo, ed in particolare alle suggestioni del suo "L'olivo e l'olivastro" in cui lo scrittore fa dire ad un personaggio "... sono nato a Gibellina, di anni ventitré... non mi ricordo niente, sentii un gran boato e il tetto che s'aprì, ho visto il cielo per un attimo, le stelle...", questo cortometraggio è significativamente ambientato tra i ruderi di Poggioreale, straordinario set a cielo aperto del disastro. Splendida la fotografia di Benjamin Nathaniel Minot e una considerazione particolare per le musiche di
De Luca & Forti
Idea originale e regia alla Tarantino per il cortometraggio JACKPOT JAIL.
Nasce da una precisa volontà di denuncia nei confronti della nostra società, di cui l’autore tenta di cogliere gli aspetti più grotteschi ipotizzandone sorprendenti e perversi sviluppi. Luca Valentino Paluello ha colto il senso profondo di questa malattia che ci investe oggi che definisco resa incondizionata all'inedia. Effettivamente, seppur in maniera assurda, Luca è riuscito ad identificare il meccanismo che potrebbe portare l'essere umano all'autodistruzione emotiva.
Ha concluso questo terzo appuntamento MARE NOSTRO, una storia attuale e che ci appartiene. E' ambientata in Sicilia: un’imbarcazione di profughi affonda. L’indomani, presso un faro, Marcello trova Ahmed, l’unico sopravvissuto, che gli racconta del naufragio. Sopraggiunge una motovedetta. Ad Ahmed impaurito Marcello promette che tornerà a prenderlo.
Andrea D'Asaro ha testimoniato questa realtà che, volenti o non, portiamo sulla coscienza, come la scelta del protagonista.
Cinema